03/08/08

Luminose riflessioni

Quel che stavo cercando di buttare fuori è l'argomento di questa luminosa riflessione pubblicata da Freenfo. Un cambiamento che, sempre più si identifica in un salto nel buio, un taglio netto. A quarantepass'anni le zavorre sono diventate parte integrante di te, affronti i tuoi piccoli destini quotidiani senza assaporare l'idea di mischiare il mazzo nuovamente, e ti assopisci in questa silenziosa, lesiva abitudine di accodarti alle abitudini.
Eppure cambiamenti ne ho fatti tanti, ed ho già provato la sensazione data dal volo tra tante nuove porte tutte meravigliosamente spalancate, tutte offuscate di luce splendente.
Sto ristagnando un pelino troppo, in questo periodo, non sono capace di dirmi ho sbagliato e non c'è niente di male.
Ma cambiamento vuol dire evoluzione e per evoluzione intendo anche l'imparare a gestire il cambiamento. La capacità di non strapparsi più tutto ciò che era. La forza di imporre il cambiamento, o di accettarne il rifiuto anche nei confronti di ciò che del passato vuoi trattenere.

Certo ogni volta ti piglia lo stomaco, tra magone e aspettativa gli addominali diventano come pietra, le domande senza risposta ti spingono cercando di farti stare seduto nella tua campana di vetro.
Ma appunto gli addominali si fanno più forti, la mente si abitua a rifiutare i circoli dannosi creati tra le frasi "non ne vale la pena" e "stai per dare un calcio a tutto".
Se ci rifletti, non è così, se ci rifletti hai imparato qualcosa nel frattempo, se ci rifletti la risposta è talmente assurda... e voli fuori a cercarla.

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